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Anzitutto è bene precisare che oggetto della discussione è un post apparso su Reddit, nel quale un anonimo psicologo forense, professionalmente verificato dalla piattaforma di discussione, sostiene che, per l'appunto, la pedofilia è un orientamento sessuale esattamente come l'eterosessualità o l'omosessualità.
Per dare una misura della questione, descrive l'attrazione provata da un pedofilo nei confronti di un bambino, come l'attrazione provata da una donna etero per un uomo.
Inoltre, sempre secondo lo psicologo, così come un eterosessuale può tenere comportamenti omosessuali senza definisti tale o bisessuale, un pedofilo può intrattenere rapporti con adulti senza doversi definire diversamente da ciò che in realtà è.
Ma allora come comportarsi con un pedofilo che attenti all'incolumità dei bambini da cui è attratto?
Una terapia può essere efficace nel proporre una serie di comportamenti non lesivi e più appropriati al contesto, ma senza andare a modificare la natura dell'orientamento sessuale.
Ora, dato che la specialità dello psicologo sono agli abusatori sessuali, la sua preoccupazione poggia su tre quesiti fondamentali:
- Il pedofilo sa riconoscere chi è in grado di accordare il consenso per un rapporto da chi non lo è? E se si, da che cosa è in grado di riconoscerlo?
- è in grado di valutare i rischi che comporta l'intrattenere rapporti con chi non è in grado di accordare il consenso? Come riesce ad evitare o limitare questi rischi?
- su che cosa puoi concentrarti per mitigare l'istinto di approcciare in maniera abusante chi non può accordarti il consenso?
L'impressione che ho, è che si tratti a tutti gli effetti la pedofilia alla stregua di una qualunque attrazione di natura erotico-sessuale: l'unico interesse si riversa sul consenso, sic!
Considerando che nel Regno Unito è stimata la presenza di 250.000 pedofili è importante ragionare sull'approccio da tenere nei confronti di chi manifesta queste tendenze. Dalla Germania arriva l'idea di trattare un pedofilo come una vittima anziché come un carnefice, in ragione del fatto che non ha scelto di essere un pedofilo e non c'è possibilità di modificare il suo orientamento.
Mai sentito dire cose del tipo "sono nato così, non puoi criminalizzarmi per questo" o "chi sei tu per dirmi che sono contronatura"?
Mai sentito dire cose del tipo "sono nato così, non puoi criminalizzarmi per questo" o "chi sei tu per dirmi che sono contronatura"?
D'altronde sono ormai decenni che se ne parla in maniera più o meno scientifica; se il nostro Mario Mieli rivendicava il diritto delle checche rivoluzionarie a fare l'amore con i bambini non ancora educastrati dalla famiglie e dalla società, già negli anni '60, l'APA, che in quegli anni era impegnata ad abbattere qualunque tabù riguardo l'omosessualità, negli anni '10 del terzo millennio, si sbilancia e nel DSM-V attira un'enorme attenzione sul tema pedofilia, andando a definire dettagliate metodologie diagnostiche che, in fin dei conti, ci dicono che il pedofilo non è un malato ma un qualcosa di un po' sopra le righe ma tutto sommato niente di che.
Nel DSM-5 colui che mostra un’attrazione sessuale e agito verso i bambini, mostra un disagio clinicamente significativo e una compromissione dell’area sociale e psicologica.Non essendo uno psichiatra, non spetta certo a me un'attenta disamina di ciò che determina la pedofilia in un individuo e, in tutta onestà, non ho nemmeno gli strumenti per poterla definire una malattia, una patologia, un orientamento, un disturbo o quel che si vuole.
[...]la stampa internazionale, questa volta, si è scagliata contro il termine, introdotto nel DSM IV 5 pedophilic sexual orientation.Non solo disordine, ma orientamento sessuale! Effettivamente, questa dicitura lasciava molto perplessi: la pedofilia non era più un problema psicologico? Ed ecco che arriva la correzione: si tratta di sexual interest e non di orientamento.
Tutti coloro che non soddisfano pienamente i criteri per la diagnosi di pedophilic disorder, in quanto presentano un’attrazione sessuale rivolta verso i bambini non agita, in assenza di sentimenti di colpa, vergogna e ansia, quindi egosintonica, presentano un “orientamento sessuale”. [1]
Posso però interrogarmi sulle ricadute sociali che questa discussione può portare.
Alla luce di decenni di discussione, mi domando se è sano, giusto, normale accettare l'esistenza di cose come la comunità dei pedofili virtuosi, incapaci di stigmatizzare qualcosa che per sua stessa natura è profondamente sbagliato.
Mancherà ancora molto prima di sentire qualcuno dire "Mi ha detto il papa [...]che tu sia pedofilo non importa. Dio ti ha fatto così e ti ama così e non mi interessa. Il papa ti ama così. Devi essere felice di ciò che sei [2]"
Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/2013/12/dsm-5-pedofilia/
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