Nel 2006, immediatamente dopo aver sostenuto l'ultima prova dell'esame di maturità, mi fiondai al distretto militare della mia città per presentare domanda di arruolamento volontario nell'Esercito.
Immagino fossi afflitto dalla sindrome di Don Chisciotte per cui vedevo quella scelta come una specie di vocazione alla pace ed alla giustizia. Vabbè, avevo vent'anni, tante illusione e una valanga di entusiasmo.
Mi ricordo però un'insegnamento ricevuto durante i mesi dell'addestramento, cui fui sottoposto in un gelido inverno veronese.
Una sera scomparve un orologio dall'armadietto di un mio commilitone. E' ovvio che sia stato rubato e che quel qualcuno, a dire dell'istruttore in servizio quella sera, fosse un uomo di merda, che ha fatto una cosa schifosa ad uno per cui avrebbe dovuto essere pronto a farsi ammazzare.
Tuttavia non vennero presi provvedimenti perché, per il tempo di una pisciata, quell'armadietto non era stato chiuso a chiave.
martedì 28 novembre 2017
giovedì 2 novembre 2017
#BlueWhale: un pugno sulla bocca dello stomaco
Lessi per la prima volta della Blue Whale qualche mese prima del servizio delle Iene, su un quotidiano on line inglese. La storia mi lasciò ovviamente turbato e cercai di verificare la questione ma i rimandi erano tutti a siti russi e il mio russo non si spinge oltre poche sparute frasi di cortesia. Presi per buona la notizia.
Credo si possa perdonare all'utente medio, mentre ad un programma televisivo, che si vanta di svelare le verità nascoste a milioni di telespettatori in prima serata, proprio no.
Il mio primo pensiero fu che si trattasse di un esperimento sul controllo della mente in stile CIA anni '50: per spingere al suicidio uno sconosciuto senza nemmeno mai in contrarlo di persona devi avere una profonda conoscenza della psiche e dell'animo umano, e il ventenne che secondo gli articoli era indagato non mi dava quell'impressione.
Credo si possa perdonare all'utente medio, mentre ad un programma televisivo, che si vanta di svelare le verità nascoste a milioni di telespettatori in prima serata, proprio no.
Il mio primo pensiero fu che si trattasse di un esperimento sul controllo della mente in stile CIA anni '50: per spingere al suicidio uno sconosciuto senza nemmeno mai in contrarlo di persona devi avere una profonda conoscenza della psiche e dell'animo umano, e il ventenne che secondo gli articoli era indagato non mi dava quell'impressione.
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